Carissimi Lettori, ben arrivati nel numero 84 di CoachMag!

Siamo pronti con le nostre oltre 100 pagine, ricche di strumenti, visioni, storie, approfondimenti. E oggi lo siamo ancora di più, perché affrontiamo

un tema che non è solo urgente, ma essenziale. Un tema che spesso resta sullo sfondo, ma che in realtà guida ogni

nostra scelta, ogni sessione, ogni parola detta (o non detta): Valori ed Etica nel Coaching.

Abbiamo voluto dedicare l’intero focus di questo numero alla bussola invisibile del Coach.

Perché puoi avere i migliori strumenti del mondo, le tecniche più raffinate, i modelli più evoluti.

Ma se non sono orientati da una direzione valoriale chiara, restano gusci vuoti.

Essere Coach, oggi, significa molto più che saper fare domande potenti.

Significa incarnare un’etica che protegga il Coachee, che onori la sua libertà, che custodisca lo spazio relazionale con una presenza chiara e consapevole.

Significa conoscere i propri valori, distinguere ciò che è nostro da ciò che serve al cliente, essere capaci di fermarsi, riflettere, scegliere.

In queste pagine troverai:

• riflessioni profonde su come integrare i valori nel mindset del Coach;
• strumenti per gestire dilemmi etici reali, non teorici;
• voci autorevoli che ci ricordano quanto l’etica sia una responsabilità quotidiana, non una dichiarazione di intenti;
• neuroscienze, PNL, spiritualità, business… tutto ciò che serve a ricordarci che non siamo qui per aggiustare le persone, ma per aiutarle a vedersi meglio.

L’etica non è burocrazia.

È quella scelta che fai quando nessuno ti guarda.

È dire la verità con gentilezza.

È lasciare che sia il cliente a trovare la sua strada, anche quando tu vorresti suggerirne un’altra.

Leggere questo numero è come tornare a casa.

Alla parte più profonda e autentica della nostra professione.

Buona lettura, buona coerenza, buona trasformazione.
Dal Vostro Direttore
Natascia Pane