La domanda utile e che spesso un Coach dimentica di farsi, tutto preso dal suo lavoro, è: quanto voglio guadagnare?
Si parte sempre da passione, studio e formazione, certificazione, accreditamenti vari, costruzione delle opportunità per iniziare, per poi arrivare a un momento in cui ci si ritrova confusi e c’è bisogno di fare chiarezza.
La chiarezza si pensa venga dal rispondere meglio a domande del tipo “quale infoprodotto posso lanciare?”, “mi stanno arrivando clienti in target?”, “la mia nicchia è sufficientemente raggiungibile e pagante?”, “come posso lanciare il mio six figure business e come si struttura per renderlo scalabile?”
Tutto importantissimo, direi.
Ma occorre partire da qualcosa che viene prima.
Consiglio di partire dalla domanda con cui è intitolato questo articolo: “quanto vuoi guadagnare?”
Non perché basti decidere per ottenere (anche se sai meglio di me che tanto è fatto dal mindset), ma perché senza obiettivi economici tutto il resto delle azioni rischia di vanificarsi, di restare vago e il tuo lavoro di assomigliare a un hobby insostenibile. Invece stiamo parlando di business, di un qualcosa che ti permetta di viverci, giusto?
Da questa chiarezza di obiettivo, in termini economici, ne nascono diverse altre.
Se dentro la pancia senti che vuoi vivere di solo Coaching, devi capire anche qual è la cifra che ti fa stare comodo, che ti fa sentire rispettato nelle forze, nell’impegno e nel rientro in denaro.
4 mila? 8 mila? 20 mila al mese? Di più?
La cifra cambia. Cambia tutto.
E come sai, cambia perché è un “limite” cui tendere che immagini e che setta tutto il tuo lavoro conscio e inconscio.
Volere 4000 euro al mese può equivalere a 2 clienti molto ben paganti da 2000 euro ciascuno. E tutto il resto del tempo puoi dedicarlo a lanciare altro.
Oppure può derivare da 4 clienti da 1000 euro l’uno.
Oppure da 100 persone cui fai Group Coaching per un mese con un impegno di 40 euro per ciascuno.
Una volta che hai in mente ciò che vuoi raggiungere, ti puoi concentrare su cosa ti serve per poi strutturare le idee che hai in mente in base alla tua expertise e alla tua nicchia.
Ti rifaccio quindi la domanda, rifletti e senti dentro di te la risposta: Quanto vuoi guadagnare?
Capisci che c’è differenza da ciò che il mercato dice, da ciò che i marketers raccontano, da quanto sembra dal web, dalle stime che a spanne puoi immaginare.
Chi mette il confine?
Chi ha la verità in tasca?
Possiamo dire che il mercato italiano è più basso o più caro di altri? Dipende da quale specializzazione operi? Molto dipende da come decidi di posizionarti e da quanto investi nel costruire il tuo personal branding.
Sappi che ci sarà sempre qualcuno là fuori che appartiene alla tua speciale tribù di clienti in target, quelli disposti a pagare la cifra che decidi tu.
Cosa puoi fare per andarteli a prendere?
Spero che tu non ti stia trincerando dietro il sano realismo e che pensi che quanto ti sto dicendo non sempre è applicabile, e che appunto certe aree di specializzazione sono più low prize di altre. Perché io ho visto tutto e il contrario di tutto, e ogni volta quanto ho visto ha sfidato le mie convinzioni.
Convinzioni riguardo l’abbondanza.
E il tuo è un Mindset di abbondanza?
E quali sono le credenze che ti sei costruito, rispetto al mercato italiano e al mercato del Coaching in particolare?
Ti chiedo di rispondere per iscritto a tutte queste domande, e anche a queste altre 3 che ti pongo qui di seguito:
Quali sono le tue credenze rispetto alla ricchezza?
Da dove ti derivano?
Quali sono invece le credenze con cui le vuoi sostituire?
Marisa Peers, la famosissima Hypno-terapeuta Britannica, afferma che “we learn what we live”. Domandati quindi dove e come hai appreso a vivere quello che stai vivendo rispetto all’abbondanza, alla ricchezza, ai soldi, al Coaching, alla professione.
E poi, metti in sfida le tue credenze e il tuo Business.
Elimina tutto ciò che è disfunzionale e non ti serve, e sostituiscilo.
Molto ti sta aspettando! Immaginalo, sentilo e vagli incontro!